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Vetro artistico italiano. Nuove esposizioni e vendite all’asta confermano l’interesse dei collezionisti

Novità al Museo del Vetro

Futuro roseo per il settore del vetro italiano, soprattutto quello lavorato dai maestri storici di Murano cui si affiancano aperture verso le nuove generazioni di artisti contemporanei.
La Fondazione Musei Civici di Venezia, nell’ottica di creare un supporto didascalico allo sviluppo dell’arte vetraria muranese, lo scorso febbraio ha inaugurato un nuovo spazio all’interno del percorso permanente del Museo del Vetro di Murano dove prenderanno posto le nuove future acquisizioni.

 

 

Si tratta di opere moderne e contemporanee provenienti da donazioni prestigiose, grazie alle quali la notissima istituzione pubblica intende ricordare, e ribadire al mondo, che a Murano si produce il vetro artistico, che le antiche tecniche non sono dimenticate e che la creatività in questo ambito – come già avvenuto in varie occasioni nel passato – è capace di rinnovarsi guardando al futuro.

 

 

Lo spazio scelto per questa realtà museale in evoluzione è la Sala Brandolini, non a caso intitolata a Marie Angliviel de la Beumelle Brandolini, mecenate del vetro di origini parigine ma veneziana d’adozione, artista la cui grande sensibilità per il vetro si è mostrata in particolare nella creazione di originali bicchieri colorati: i ‘goti’.
Nella nuova sala si possono ammirare attualmente una cinquantina di opere realizzate da artisti del calibro Pino Signoretto, Archimede Seguso, Napoleone Martinuzzi, Ermanno Nason, Tadao Ando, Cristiano Bianchin, Toots Zynsky, Markku Piri, Mauro Vianello, Antonio Seguso, Tobia Scarpa, Giorgio Vigna, Andrea Morucchio, create per conto delle maggiori vetrerie dell’isola.

 

Cambi. Vetri ‘900 in asta

Il crescente interesse diffuso per l’arte vetraria italiana è evidenziato anche dai buoni risultati di mercato.
Grande la partecipazione di acquirenti che ha decretato il successo del primo importante appuntamento dell’anno della Casa d’Aste Cambi.
Lo scorso 27 febbraio a Milano, la tornata numero 315 “Murano ’900”, tenutasi a Palazzo Serbelloni, ha contribuito all’ottimo fatturato complessivo della giornata che comprendeva anche Arti Decorative del XX secolo, esaudendo i desideri degli appassionati del settore con pezzi di qualità per tutti i gusti e tutte le tasche.

 

 

La selezione, 300 pezzi, curata da Marco Arosio, esperto del dipartimenti di Arti Decorative del XX secolo della Cambi, ha visto molti dei vetri proposti raggiungere più del doppio della stima di partenza, un successo dovuto anche all’elevato numero dei lotti che, partendo da una stima contenuta, ha attirato anche molti compratori italiani e stranieri dalle minori disponibilità economiche, confermando come il vetro di Murano sia al centro dei desideri collezionistici di moltissime persone.

 

Dino Martens (1894-1970), Aureliano Toso, Murano, 1954 ca. Raro vaso Gomitolo in vetro sommerso con decoro di canne policrome e inserti di zanfirico in spesso strato in cristallo con superficie interamente scalpellata. Altezza cm 18,5. Esposto alla XXVII Biennale di Venezia nel 1954. Cambi Casa d’Aste, 27 febbraio 2018, lotto 341. Stima: € 8.000-10.000. Aggiudicato a € 117.500

 

L’asta di vetri ha avuto anche alcuni exploit. Il vaso in vetro sommerso Gomitolo, di Dino Martens, pezzo unico esposto alla XXVII Biennale di Venezia nel 1954, è stato aggiudicato a 117.500 euro; due rarissimi vasi in vetro soffiato di Umberto Bellotto, decoro a murrine, sono stati venduti rispettivamente a 50.000 e 37.500 euro; un’eccezionale coppa in vetro a mosaico a grandi murrine trasparenti, opera di Ercole Barovier, è stata esitata a 52.500 euro.
Molto interessanti anche le aggiudicazioni per un vaso in vetro soffiato con decoro di murrine raffiguranti fiori e foglie di Giuseppe Barovier, aggiudicato a 12.500 euro, e una coppa in vetro soffiato paglierino di Carlo Scarpa, venduta a 10.625 euro.

 

 

Grande soddisfazione di Cambi e del selezionatore Marco Arosio. La scelta di non limitarsi al mercato di pezzi dai 20.000 euro in su, ma di presentare anche oggetti di gamma minore pur mantenendo la qualità dei lotti, è stata premiata. Nuovi collezionisti si sono avvicinati e vecchi acquisitori di pezzi tra i 1.000 e i 2.000 euro hanno mostrato disponibilità a spendere cifre maggiori nella consapevolezza di investire in un settore sicuro.

Ercole Barovier (1889-1972), Ferro Toso Barovier, Murano, 1930 ca. Eccezionale coppa in vetro a mosaico a grandi murrine trasparenti incorniciate in blu e intercalate con murrine a losanga a puntini ciclamino, cordolo e piede applicati in vetro blu con foglia oro. Altezza cm 30,5, diametro cm 34,5. Cambi Casa d’Aste, 27 febbraio 2018, lotto 261. Stima: € 15.000-18.000. Aggiudicata a € 52.500

Immagine di copertina:  Venezia, Isola di Murano, Museo del Vetro. Sala Brandolini, immagini dell’allestimento


Museo del Vetro
Fondamenta Giustinian 8 – Murano, Venezia
Orario dall’1 novembre al 31 marzo tutti i giorni 10-17; dall’1 aprile al 31 ottobre tutti i giorni 10-18. La biglietteria chiude un’ora prima.

Cambi Casa d’Aste, Genova, Milano, Roma – www.cambiaste.com
Le cifre di aggiudicazione indicate nel servizio sono comprensive dei diritti d’asta

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